Test e rasoi


Quando mi hai chiesto se ti amavo, ho pensato ai test a risposta multipla che feci per accedere all’università: risposta giusta un punto in più, nessuna risposta nessun punto, risposta sbagliata un punto in meno. Ti trovi davanti a questo dilemma, a questa situazione in cui non sai se buttarti o meno. Se restare sul vago senza muoverti, senza puntare. Se ragionarci e guadagnarci magari un punto oppure fare il kamikaze e andare in negativo, con alta probabilità di perdere tutto. Quando mi hai chiesto se ti amavo, mi son ritrovato davanti quel foglio di ammissione al tuo cuore e mi sono ricordato di quello che è chiamato il “rasoio di Occam”: la risposta semplice è quella giusta. In questo caso non si trattava solo di semplicità ma di verità: era semplicemente vero che ti amavo da sempre, ma non ho avuto il coraggio di rispondere senza sapere il risultato. E così mi sono fatto tagliare dal silenzio delle lame di questo mio rasoio, perdendoti.

Playlist aggiornata 😉

9 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. Bloom2489
    Giu 29, 2013 @ 11:03:15

    Conoscevo la canzone, bella!

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  2. RigelGrace
    Giu 29, 2013 @ 13:30:38

    Una cosa che non ho mai capito dei test universitari (e della vita) è perché l’errore porta a retrocedere. Per il senso comune, sembra valere più una risposta in bianco rispetto ad una completamente sbagliata… Lasciare le cose come stanno fa restare il foglio immacolato, è vero, ma equivale anche a rimanere immobili. Sinceramente, ho sempre preferito rischiare di arretrare di un passo, che di non muovermi per niente 😉

    PS: che playlist cazzuta! 😀

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    • Curi
      Giu 29, 2013 @ 13:50:08

      Diciamo che in teoria serve per non dare risposte a caso ma a ragionarci su, così che sai di essere penalizzato se vuoi solo andare avanti senza meritare il punto (o ciò che ti offre la vita). Non è sempre facile fare passi, certo è che più la posta è alta più questa penalità ti spinge alla neutralità. Ma a volte per fortuna ci si butta (:

      PS eh si, dovevo mettere qualcosa di cazzuto stavolta! 😀

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    • dallapartedialice
      Lug 02, 2013 @ 00:24:35

      Cara, la ragione è puramente matematica (come fa notare anche Curi). La penalizzazione viene introdotta, se viene introdotta, per evitare che qualcuno risponda a caso a delle domande non avendo idea della risposta. Un correttivo alternativo a questo potrebbe essere alzare l’asticella della sufficienza per compensare il punteggio base ottenibile in media sparando risposte a caso… Ma credo che questo in realtà interessi poco 😉

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      • RigelGrace
        Lug 02, 2013 @ 10:23:57

        Ahah, ringrazio per la precisazione 🙂
        Comunque la mia riflessione era un po’ ad ampio respiro, nel senso che a volte la paura di retrocedere inibisce di conseguenza la voglia di “azzardare”. Insomma, io non parlavo di “risposte a caso” (nei test, come nella vita), ma di quei casi in cui si pensa di avere una soluzione giusta fra le mani, ma per il terrore di cadere nell’errore si resta fermi, immobili, radicati nella propria pseudo-sicurezza che, d’altra parte, non porta certo ad avanzare. Insomma, il rischio fa parte della vita e, a mio parere, qualche volta vale anche la pena di correrlo! E’ come nella boxe: per schivare il colpo devi in qualche modo avanzare, non restare fermo! Altrimenti va a finire che la batosta te la prendi di sicuro 😉

  3. Pavolo
    Lug 01, 2013 @ 22:18:26

    Bello, Grazie

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